
La vincitrice è la Dott.ssa Florianna Palmiotto, 35 anni, pugliese, iscritta al quinto anno di specializzazione in ortopedia del piede: “E’ riduttivo considerarlo come un insieme di ossa e articolazioni, è una struttura complessa che può essere definita Sesto organo di senso”.
4 maggio 2022
“È riduttivo considerare il piede come un insieme di ossa e articolazioni perché è una struttura complessa che può essere definita come Sesto organo di senso”. Così la Dott.ssa Florianna Palmiotto, 35 anni, pugliese, specializzanda in Ortopedia e Traumatologia Università degli studi di Bari “Aldo Moro” di Bari (sede Policlinico), ha definito il piede nella domanda di partecipazione alla borsa di studio intitolata al Prof. Giacomo Pisani, risultandone vincitrice.
La borsa di studio
Il progetto dedicato al Prof. Pisani, scomparso a 94 anni il 24 maggio 2020, è alla prima edizione e nasce dall’iniziativa condivisa tra l’Associazione G.Pisani ex Alumni e la SIOT. Il bando è rivolto agli specializzandi del quarto e del quinto anno in Ortopedia e ai neospecialisti iscritti alla Società italiana di Ortopedia e Traumatologia e costituisce una opportunità di tipo culturale finalizzata all’approfondimento delle conoscenze, sia teoriche che pratiche, nel campo della patologia del piede e della caviglia, seguendo gli insegnamenti e il pensiero scientifico che il Prof. Pisani ha lasciato in eredità agli ortopedici.
La selezione
La Dott.ssa Palmiotto, nata a Terlizzi e residente a Giovinazzo, in provincia di Bari, è stata selezionata dalla Commissione costituita da due soci fondatori dell’Associazione G. Pisani, la Dottoressa Margherita Germano e dottor Francesco Caravaggio, e dal Responsabile della Commissione SIOT Borse di Studio, Professore Biagio Moretti.
Vincendo la borsa di studio, la specializzanda ha avuto l’opportunità di partecipare al 69esimo corso di aggiornamento propedeutico alla patologia della caviglia e del piede che si è tenuto dal 2 al 5 maggio scorsi a Santa Vittoria d’Alba, sede storica delle lezioni tenute dal Prof. Giacomo Pisani.
La vincitrice
“Adesso che sono al quinto anno di specializzazione ho imparato a leggere il piede, ma la sua biblioteca è ampia per cui sono alla ricerca costante di nuovi capitoli e nuove avventure e la partecipazione al corso è una enorme opportunità”, dice la Dott.ressa Palmiotto. “Ho scoperto l’Ortopedia durante l’esperienza come medico volontario in Albania, prima del mio ingresso in specializzazione”, racconta. “E ho presentato la domanda di partecipazione per approfondire la conoscenza della patologia del piede e in particolare del piede dismetabolico, diabetico e ischemico”, va avanti.
“Si scopre il piede come distretto anatomico durante l’università, si inizia a capire la sua biomeccanica nel percorso di specializzazione e poi ogni giorno tra l’ambulatorio e il Pronto soccorso si vivono le sue patologie”, dice. “In sala operatoria si inizia a conoscere il piede fisicamente e biomeccanicamente e si imparano le tecniche chirurgiche, ma questo non basta per dire di conoscerlo e di essere in grado di saperlo trattare”, aggiunge.
“Il trattamento conservativo o chirurgico del piede inizia nel neonato con il piede torto, poi nel bambino quando si scopre il piede piatto e con l’adulto si arriva a forme degenerative come quadri artrosici, disturbi del carico, difetti nel ciclo del passo. C’è, infine, il complesso capitolo del piede dismetabolico (ischemico- diabetico) al quale sto dedicando la mia specializzazione”, spiega.