È iniziato il progetto “Primum non tacere”

Lo spinoso argomento sarà affrontato il 20 luglio 2022 nell’ambito del percorso di formazione “Primum non tacere”. Ing. Alessandro Banfi: “L’obiettivo del corso è offrire tecniche di gestione psicologica per eventi determinati da una caratterialità al limite”

Come gestire il paziente difficile, come rapportarsi nelle fasi di rabbia, ansia o depressione e come riuscire a imbastire un rapporto comunicativo con i familiari, tenuto conto del bagaglio emotivo che stanno vivendo. La tematica sarà al centro del webinar “La gestione del paziente difficile” in programma il prossimo 20 luglio, organizzato dalla SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) nell’ambito del percorso di formazione e aggiornamento “Primum non tacere”, in collaborazione con Sigma Experience.
Il corso, il cui responsabile scientifico è l’ingegnere Alessandro Banfi, Consultant Partner Sigma Experience di Milano, avrà la durata di un’ora. L’inizio è previsto alle 18.

Il paziente difficile
“Ci sono situazioni in cui il paziente può diventare difficile. Difficile tenuto conto della caratterialità e di alcuni comportamenti che possono essere aggressivi oppure atteggiamenti risultato di una condizione di depressione”, spiega l’ingegnere Banfi. “Lo scopo del webinar è offrire elementi di tipo pratico, sotto forma di consigli, per la gestione psicologica di eventi di questo tipo determinati da una caratterialità al limite che, peraltro, può coinvolgere anche i familiari del paziente. I parenti possono diventare aggressivi nei confronti per personale medico e infermieristico”, prosegue.
L’argomento è di stringente attualità se si considerano i casi di aggressione avvenuti in diversi pronto soccorso degli ospedali italiani. “Spesso le reazioni di rabbia non controllate vengono determinate da situazioni di attese prima di essere sottoposti a visita”, dice Banfi. “Non sono rari i casi di pazienti che perdono il controllo ed è evidente che il personale medico-sanitario si trovi ad operare in situazioni certamente non facili”, aggiunge.
In questi casi è possibile ricorrere a modelli offerti dalla psicologia come aiuto nella gestione. “I modelli permettono di gestire la situazione nel migliore dei modi possibili, tenuto conto dei comportamenti in atto dei pazienti e dei familiari. Il modello descrive l’escalation dell’aggressività dal punto di vista psicologico del paziente e ne identifica le fasi che richiedono una gestione differente”, va avanti. “C’è la fase di inizio della crisi, poi il trigger ossia il momento in cui di fatto si innesca l’aggressività”, spiega Banfi facendo riferimento ai cosiddetti fattori scatenanti. “E infine l’apice. L’obiettivo dei modelli, quindi, è analizzare le fasi per stoppare la crisi prima che arrivi all’apice”.
Il modello applicato all’ambito sanitario prende in considerazione la peculiarità legata al differente livello di partecipazione e coinvolgimento emotivo: “Da un lato c’è il paziente e può esserci anche la sua famiglia, per i quali la partecipazione emotiva è importante perché vivono un momento di grande debolezza, dall’altro c’è l’operatore sanitario che sta facendo il proprio lavoro”, conclude.

Il programma
Il webinar affronterà sei aspetti, partendo dalla definizione di paziente ‘difficile’. Successivamente si farà riferimento alla gestione dei contrasti, con indicazione di alcuni consigli pratici da seguire, e a come comportarsi nel caso in cui dovessero esserci problemi in relazione all’efficacia e all’efficienza delle cure prestate al paziente.
Saranno affrontati, inoltre, gli aspetti relazionali e psicodinamici, le responsabilità del medico e dell’infermiere e , infine, ci sarà un riferimento a quelle situazioni in cui la famiglia del paziente può essere considerata patologica.
Gli argomenti saranno affrontati dal Dott. Alessandro Banfi – Consultant Partner Sigma Experience, Milano e dalla Dott.ssa Simona Schilirò – Senior HR Consultant & ICF Coach, Milano Programma.
Per avere ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria SIOT al numero 06/80691593, mail segreteria@siot.it

 

A cura di Comunicazione Sanitaria


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