Il GIOT: una risorsa per tutti i soci SIOT e non solo

Il prolungarsi dell’emergenza sanitaria ha contribuito ad aggravare una serie di criticità presenti nel nostro Sistema Sanitario Nazionale. La proposta SIOT per la ripartenza del settore illustrata nell’organo ufficiale della Società.

6 maggio 2021

Il GIOT: una risorsa per tutti i soci SIOT e non solo

Trecentomila pazienti in attesa di intervento e almeno altrettanti in attesa di cure ambulatoriali e riabilitative. È questo uno dei problemi che, dopo un anno di pandemia, il Prof. Paolo Tranquilli Leali, presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) sottolinea nel suo editoriale d’introduzione al primo numero del 2021 del Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia (GIOT).

Ma il Presidente non si limita a snocciolare problemi e criticità già presenti nel nostro sistema sanitario e acuiti dall’emergenza Covid-19. Forte del supporto di tutta l’associazione ha infatti presentato una serie di soluzioni; e lo ha fatto in occasione dell’audizione presso la XII Commissione del Senato della Repubblica, presentando un documento nel quale vengono indicate le problematiche, a partire dalle liste d’attesa per gli interventi d’elezione in ortopedia, suggerendo, per ciascuna una proposta concreta per affrontarla e risolverla.

Nell’editoriale del prof. Tranquilli Leali che apre l’ultimo numero del GIOT il report completo dell’audizione (disponibile per la consultazione o il download sul sito del giornale giot.it o a questo LINK).

 

Un po’ di storia

Il Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia fu fondato nel 1974 dal prof. Giorgio Monticelli, nell’ottica di costituire l’organo ufficiale della SIOT, con lo scopo di realizzare una rivista che fosse l’espressione unica e condivisa della Ortopedia Italiana Universitaria e Ospedaliera, migliorandone la qualità e l’apprezzamento nel mondo scientifico.

Dal 1993 al 1999 la Direzione scientifica del giornale passa al Prof. Lamberto Perugia.

Per questi 25 anni il Giot vive tra alti e bassi (dovuti a carenze editoriali e problemi economici), e inizia il suo rilancio con la direzione del professor Francesco Pipino e l’incarico editoriale affidato dalla fine degli anni ‘90 alla Pacini Editore. Specializzata in editoria sanitaria, Pacini pubblica un’ampia gamma di contenuti per l’aggiornamento professionale dei medici, divulgati attraverso pubblicazioni cartacee, web, digitali con ampia presenza nella video-comunicazione. Fondata nel 1872 Pacini articola la sua attività in quattro aree: Editoria, Medicina, Giuridica e Industrie Grafiche.

Forte di questa autorevole partnership editoriale, nel 2000 il prof. Pipino può finalmente avviare il rinnovamento della rivista, non solo dal punto di vista della nuova veste tipografica dei fascicoli, ma anche per il programma tracciato nel Congresso di Genova del 1998 in cui il prof. Pipino si pone l’obiettivo di rendere il giornale “un Organo di informazione scientifica particolarmente agile e aperto a varie problematiche quali la pagina sindacale o la rubrica di Medicina Legale, non meno importanti per ciascun socio nello svolgimento della propria attività di specialista ortopedico”.

Ed effettivamente, dal 2000 è cresciuta soprattutto per la parte scientifica del Giot, che si è andata arricchendo di contributi originali dei Soci che hanno trovato ampio spazio al fianco dei contributi propri del Congresso Nazionale. L’informazione scientifica è stata completata da una attenta recensione della letteratura anche straniera, con intere sezioni dedicate a particolari argomenti di attualità nell’evoluzione della cultura scientifica ortopedica.

Il successivo Direttore scientifico, il dott. Andrea Piccioli, attuale direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), si è posto l’obiettivo dichiarato di editare un giornale scientifico affidabile, facilmente leggibile, interessante e valido, seguendo una linea editoriale precisa che unisse l’esigenza e il rigore scientifico di un Journal con quella della immediatezza e maneggevolezza propria di un magazine.

Chiamato a dirigere la rivista nell’autunno del 2014, dopo la scomparsa del professor Pipino, con il primo numero del 2015 inizia un nuovo progetto editoriale per rilanciare la rivista della Società come strumento di comunicazione scientifica all’interno del network dei soci, con più informazioni, confronto e articoli di qualità. Tra le novità una nuova veste grafica, in particolare per la copertina, e il raddoppio delle pagine di ogni singolo numero del GIOT che, contestualmente, passa da bimestrale a trimestrale. Convinto assertore della differenziazione dell’offerta editoriale come punto chiave per il coinvolgimento delle diverse figure di professionisti è stato fautore di un’informazione scientificamente rigorosa, senza rinunciare alla divulgazione, introducendo nuove proposte editoriali, come quella, ad esempio, di un Focus su un argomento attuale, trattato da un opinion leader di chiara competenza.

Dall’autunno del 2017, con la nomina del Dott. Piccioli a un incarico nella Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, la direzione scientifica fu affidata al prof. Paolo Tranquilli Leali che da allora, accettata la “grande sfida” come la definì nel suo primo editoriale, di “mantenere quanto raggiunto” dai suoi predecessori, continua nell’opera di mantenere sempre attuale e attraente la rivista della Società.

L’obiettivo è stato subito quello di “esplorare nuovi orizzonti” senza per questo stravolgere una struttura che aveva dato grandi risultati. Così, nel tempo, è stato ampliato il comitato editoriale allo scopo di creare specifiche aree di aggiornamento in settori di attualità e cercando di rendere sempre più accessibile e fruibile il giornale. Il Comitato di Redazione ha rivisto le norme editoriali, per rendere più veloci e affidabili le procedure di sottomissione dei lavori originali, mentre la rubrica “caso clinico” è stata ridisegnata e potenziata con lo scopo di stimolare i colleghi giovani e meno giovani a inviare non solo un “case report” interessante e scritto bene, ma anche un’aggiornata review bibliografica con un’utile discussione sull’argomento.

 

L’edizione del primo trimestre 2021

Nel numero appena pubblicato, troviamo le Linee Guida della Società italiana di chirurgia della spalla e del gomito (SICSeG) per “Il trattamento chirurgico delle rotture della cuffia dei rotatori in età adulta”.

Il Focus è dedicato agli effetti fisiologici della crioterapia nell’infiammazione, nelle lesioni dei tessuti molli e nel recupero dopo intensi esercizi fisici, mediante una revisione della letteratura.

Di articoli originali ne troviamo ben tre. Si passa dal trattamento del piede torto congenito alle fratture peri-impianto di chiodo cefalomidollare di femore, per concludere con il trattamento chirurgico della sindrome di Scheuermann.

E tre sono anche gli articoli che si occupano di farmaci mentre, per la pagina di storia dell’ortopedia, un articolo da non perdere, “Niccolò Paganini: le mani di un genio”.

Questo primo numero del 2021 della rivista si chiude con la rubrica “dallo scalpello alla penna: ortopedici scrittori in vetrina” che si occupa di un romanzo intrigante e con inquietanti analogie con l’attuale situazione pandemica: “La baia” scritto nel 2010 dal dottor Adriano Tango.

 

Guardando al futuro…

Seppur nel contesto difficile che ci ha costretti “a mantenere le distanze”, la voglia di “fare e dare di più” della nostra attività specialistica, della nostra Società e della rivista GIOT non manca affatto… ecco che il Giornale, da mezzo di divulgazione scientifica rinnovatosi come descritto in questi anni, si propone ora di diventare un’interfaccia vera e propria di scambio di conoscenze ed esperienze tra i membri di una Società sempre più interattiva. Siamo fiduciosi che, con l’interessante contributo di tutti, il Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia si riveli partner strategico del Congresso Nazionale previsto dal 4 al 7 novembre 2021 a Roma, in occasione del quale il Comitato Editoriale e di Redazione sta valutando di proporre ai Soci l’opportunità di nuovi format di pubblicazione oltre alle rubriche già previste, con l’intento di stimolare un sempre più vivace interesse a condividere il valore culturale e scientifico già consolidato finora.

I progetti di lavoro includono, ad esempio, “Short Communication” o “Commentary on” su studi pubblicati su riviste internazionali ad alto IF, o su particolari tematiche d’interesse, cercando il coinvolgimento delle strutture super specialistiche universitarie, delle IRCCS e ogni possibile centro di ricerca, al fine di potenziare ulteriormente l’autorevolezza del GIOT. Altrettanto valide ipotesi di “Expert Opinion” su tecniche chirurgiche o esperienze cliniche, o “Summary” riassuntivi e che riportino le discussioni sviluppatesi nell’ambito di Webinar svolti sotto il patrocinio SIOT, a cui non tutti gli interessati abbiano potuto partecipare.

Da “artigiani” e inventori di un lavoro così “pratico” ma anche creativo e ricostruttivo, siamo sempre volti al perfezionamento della nostra professione… perciò chiunque sia interessato a sviluppare queste e altre proposte possono scrivere a redazione@giot.it.

 

La rivista è disponibile all’indirizzo www.giot.it, sia in versione integrale sia scaricando il pdf dei singoli articoli.

Buona lettura!

 

 

(a cura di Claudio Carbone – Comunicazione Sanitaria)

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