In memoria di Freddie H. Fu (1950-2021)

Il Prof. Stefano Zaffagnini ricorda il collega di Hong Kong, statunitense d’adozione, recentemente scomparso. Il Dott. Fu era Socio Onorario della SIOT.

27 settembre 2021

In memoria di Freddie H. Fu (1950-2021)

Abbiamo appreso tutti, con estrema tristezza e smarrimento, della morte di uno degli indiscussi leader dell’ortopedia e traumatologia mondiale, Freddie Fu, venuto a mancare il 24 settembre scorso.

Ebbi la straordinaria fortuna di conoscere Freddie in occasione della fellowship in ortopedia e sports medicine che feci a Pittsburgh sotto la sua guida nel 1993. Ero all’inizio della mia carriera, primo fellow italiano a Pittsburgh, ma nonostante questo, Freddie, che già all’epoca si era affermato come luminare ed autorità scientifica assoluta della chirurgia del ginocchio, mi accolse e si prese direttamente cura di me non solo come chirurgo, ma anche come persona.

Altrettanta dedizione professionale e umana era destinata a tutti gli altri fellow, americani e non, senza alcuna distinzione, che passavano per Pittsburgh. Il rapporto che instaurava con i suoi discenti provenienti da tutto il mondo era la chiave di volta per la creazione di rapporti scientifici e allo stesso tempo umani che non terminavano alla fine della fellowship, ma bensì duravano e alcune volte, come nel mio fortunato caso, si intensificavano per tutta la vita professionale e personale.

Freddie era un grande medico e come tale non trascurava il rapporto diretto con i pazienti: rimasi colpito, frequentando i suoi ambulatori a Pittsburgh, di come fossero trattati senza alcuna distinzione le star, i grandi atleti professionisti e i pazienti comuni.

La grandezza di questo chirurgo e scienziato risiedeva proprio nell’equilibrato dualismo che gli apparteneva: ad un talento e a una dedizione assoluta alla professione e alla ricerca medica e chirurgica, affiancava una capacità di capire le persone e un’empatia che hanno permesso a lui e alla scuola di sports medicine di Pittsburgh, da lui fondata, di diventare un faro e un punto di riferimento per tutta la comunità mondiale di chirurgia del ginocchio e di traumatologia dello sport.

Queste doti hanno fatto di Freddie Fu il mentore mondiale della chirurgia ricostruttiva di ginocchio: un maestro che insegnava non solo la chirurgia e la ricerca scientifica, ma anche un vero e proprio metodo di lavoro, basato sull’attitudine professionale e l’attenzione individuale ad ogni assistente, fellow e resident: con Freddie il modo di lavorare diventava il modo di stare al mondo. E al mondo Freddie c’è stato sempre nello stesso modo: con entusiasmo e curiosità per la sua disciplina e per tutte le persone che ha incontrato lungo il suo brillante cammino, arrivando ad affermarsi come uno dei leader indiscussi della comunità ortopedica internazionale. Un leader grande anche nella morte, che, consapevole di aver avuto tutto, ha preferito, in accordo con i suoi cari, rinunciare al prolungamento di un percorso di cure che lo avrebbe prostrato e avrebbe procrastinato un epilogo comunque inevitabile, a favore di un ultimo breve periodo di serenità trascorso con la sua amata famiglia.

L’esempio della sua vita è il più grande lascito di Freddie Fu alla comunità ortopedica internazionale, e per questo sono fermamente convinto che tutti noi dovremmo aspirare ad essere come lui, per migliorarci sia individualmente come persone e chirurghi, che come comunità professionale e scientifica.

 

Prof. Stefano Zaffagnini
Direttore Clinica Ortopedica e Traumatologica II
Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna
Professore Ordinario – Scuola di medicina e Chirurgia
Università di Bologna


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