monopattini elettrici in sicurezza

In un convegno del 26 novembre 2021 sono stati presentati i dati elaborati dall’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano. Vi proponiamo il video e un estratto dell’intervento del prof. Paolo Tranquilli Leali

7 gennaio 2022

A Milano, una caduta su sette (relativamente ai veicoli a due ruote) avviene sui monopattini elettrici; quasi sempre per inesperienza o imprudenza del conducente o velocità eccessiva. Frequenti anche le cadute nel corso del primo utilizzo del veicolo elettrico.

La ricerca ha individuato un tipo di frattura tipica di questi traumi: la rottura bilaterale del gomito. Il report è stato presentato nel corso del convegno “Monopattino: libertà sì, ma non di farsi male”, ideato dal prof. Pietro Randelli, organizzato dall’ASST Gaetano Pini-CTO e patrocinato dalla SIOT, a cui hanno partecipato medici, istituzioni e operatori del settore sharing. Hanno aperto i lavori il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Tra i relatori anche il presidente SIOT Prof. Paolo Tranquilli Leali del quale riportiamo uno stralcio della relazione:

E’ interessante innanzitutto vedere come il fenomeno dei monopattini sia nato a Torino, seguito da Milano e poi esploso a Roma. La Capitale ha una densità che è circa venti volte quella di Milano e lì la situazione è molto critica. Quello che però vedo nel nostro approccio è che noi tendiamo a considerare molto le minoranze clamanti e poco la maggioranza silenziosa.

Riprendendo i dati delle survey realizzate dal Politecnico di Milano, il 90% degli utenti che non utilizzano il monopattino hanno paura di questo oggetto. Soltanto, invece, il 40% degli utenti che utilizzano il monopattino li considerano pericolosi. Questo secondo me è un aspetto psicologico da approfondire.

Il secondo punto, invece, riguarda la necessità di creare delle norme che regolino l’utilizzo di tale dispositivo. E’ impensabile che un veicolo giri senza identificativo. Basti pensare, che come dichiarato dal responsabile dell’Asso sharing, al di sotto dei 6 km/h è obiettivamente difficile tenere il controllo del mezzo che si regge sui principi dell’inerzia e dell’energia cinetica sviluppata.

Ultimo punto da tenere in considerazione sono i fondi urbani. A Roma, ad esempio, che presenta un manto stradale poco efficiente, tale aspetto è delicatissimo. Per anni, sotto il governo Raggi abbiamo sentito parlare della pericolosità delle strade di Roma, e dell’elevato numero di buche che esse presentano, e abbiamo visto quanti incidenti con le auto sono nati proprio dalla scarsa qualità del manto stradale. Figuriamoci cosa potrebbe succedere con un dispositivo come i monopattini se non vengono create delle norme che ne regolamentano l’utilizzo”.

GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DEL CONVEGNO:


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