Il commento del presidente SIOT Paolo Tranquilli Leali al termine dello Special Issue 2021: “Dopo un anno e mezzo di privazioni, siamo felici che il confronto de visu con i colleghi abbia trovato così largo apprezzamento”. Intanto la macchina organizzativa per l’edizione 2022 è già stata avviata.
3 dicembre 2021
Dopo le restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19, la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia è riuscita a proporre ai suoi soci un congresso Special Issue che si è tenuto a Roma dal 4 al 7 novembre 2021 in versione ibrida (in presenza e da remoto). Un congresso che proprio non vuole finire visto che, fino all’8 febbraio, oltre 50 video on demand con approfondimenti scientifici saranno a disposizione di tutti gli ortopedici già iscritti, ma anche di coloro i quali, previa iscrizione alla piattaforma, volessero fruire di questi preziosi contenuti.
Andiamo verso un nuovo inizio
Lo ha ripetuto a più riprese il presidente Prof. Paolo Tranquilli Leali: “un nuovo inizio”.
Ventuno tavoli tematici che hanno scandito le giornate congressuali con la formula innovativa delle mini battle: dibattiti agili, con interventi di 6-7 minuti e ampio spazio alla discussione (anche on line) tramite chat dedicate, che hanno consentito ai congressisti di beneficiare di sessioni formative concise, dirette e senza fronzoli, che saranno disponibili on line, come detto, fino all’8 febbraio 2022.
“Abbiamo avuto sessioni che si sono sviluppate in tre giorni in una sola sala, rispetto ai lavori degli anni precedenti che si svolgevano sempre in 3 giorni ma su dieci sale in contemporanea”, ha chiarito il Prof. Tranquilli Leali.
Il presidente SIOT ha anche sottolineato come l’Ortopedia sia una scienza in continua evoluzione, che accoglie le novità tecnologiche; e grande attenzione è infatti stata concessa alle novità della chirurgia robotica o alla realtà aumentata in sala operatoria, così come a nuovi materiali come le suture adesive.
Diamo un po’ di numeri
Dal 4 al 7 novembre, i singoli partecipanti che, da tutta Italia, si sono ritrovati presso il Centro congressi Cavalieri Waldorf Astoria sono stati 1.415 (di cui 918 Ortopedici).
Un migliaio di persone al giorno in media, con un picco di 1.140 presenze nella giornata di venerdì.
Più di 50 aziende del settore e circa 500 addetti ai lavori hanno preso parte al Congresso.
Con le sue 33 sessioni live in sequenza (di cui 8 sponsorizzate) che hanno complessivamente sviluppato ben 149 relazioni in presenza, lo “Special Issue” ha garantito un’elevata qualità scientifica.
Senza tralasciare che ai primi di settembre ha avuto luogo un’introduzione dei lavori tutta virtuale, attraverso la raccolta di comunicazioni libere da parte dei soci SIOT e discussioni in webinar.
Un congresso all’insegna della concretezza
Accanto agli approfondimenti scientifici, durante le giornate congressuali sono state affrontate tematiche estremamente concrete per il futuro della Specialità.
In particolare, la difficoltà per i neo laureati di approdare alla specializzazione perché, se è vero che ci sono giovani medici che si appassionano a questa branca, è altrettanto vero che resta il problema dell’imbuto formativo: circa il 50% degli aspiranti ortopedici non riesce ad entrare nelle Scuole di Specializzazione a causa dell’esiguo numero dei posti disponibili. Quest’anno, anche per effetto dell’eccezionalità del Covid19, i posti sono raddoppiati, ma non è stato aumentato il numero dei professori, né dei tutor, né è stata rafforzata la dotazione tecnologica.
Il problema resta tutto nella sua drammaticità: “I giovani vanno formati in maniera diversa, facendo squadra, integrando il pubblico e il privato in una nuova alleanza in cui tutti quanti i partecipanti alla sanità, medici, operatori sanitari, strutture universitarie, ospedaliere private e convenzionate, si impegnino un patto per curare al meglio i nostri cittadini”, ha detto il Prof. Tranquilli Leali.
Grande spazio è stato dato alle Ortopediche con uno stand della Commissione Pari Opportunità che è stato tra i più frequentati e apprezzati e che ha registrato anche la visita dell’ex ministra e attuale parlamentare On. Beatrice Lorenzin.
Anche la Ministra per il Sud On. Mara Carfagna ha inviato un videomessaggio.
Un altro tema di grande attualità ha riguardato il problema della farmaco resistenza, con l’apertura di un dialogo continuo con Farmindustria. L’associazione delle imprese farmaceutiche ha anche conferito, su questo tema, un premio di mille euro assegnato alla migliore tra le 412 comunicazioni e E-poster pervenute nella fase precongressuale. L’assegno è stato ritirato dallo specializzando dott. Roberto De Giovanni componente del gruppo di lavoro coordinato dal prof. Massimo Mariconda dell’Università Federico II di Napoli.
La Tavola rotonda sulla pandemia
Momento centrale per la comunità scientifica della SIOT è stata la Tavola rotonda sul tema “Covid-19: la ripartenza“, a cui hanno partecipato diversi rappresentanti delle Istituzioni, del mondo politico, delle associazioni dei pazienti, dell’AGENAS (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e gli specializzandi in Ortopedia, per parlare di resilienza e resistenza e definire le azioni da mettere in campo.
Sono intervenuti:
Per SIOT erano presenti e hanno alimentato il dibattito:
Presente anche la voce dei malati nella persona della Dott.ssa Antonella Celano, Presidente ANPARR
Il nuovo premio della SIOT
Come epilogo del Congresso, c’è stata la consegna del premio “Albero d’Oro”. Un’idea del presidente della SIOT per dare un riconoscimento a chi ha dato prova, nel corso dell’ultimo anno, della resilienza necessaria a superare situazioni di crisi: “Resilienza è la capacità di ripartire nonostante le avversità e le difficoltà che si presentano sul nostro cammino”, ha rimarcato Tranquilli Leali. “L’idea è nata dalla necessità di essere più vicini alla realtà sociale del Paese e dei pazienti, – ha proseguito – intesi come cittadini di una comunità”.
Sono stati cinque i premiati di questa prima edizione:
· il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, Gen. Francesco Paolo Figliuolo al quale è stato riconosciuto lo straordinario impegno per la ripartenza attraverso l’organizzazione di una capillare campagna di vaccinazione anti Covid della popolazione italiana, coinvolgendo tutte le categorie e le diverse fasce d’età;
· Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione imprenditoriale pisana, e componente del consiglio di amministrazione della Pacini Editore Spa, con deleghe alla gestione del personale e all’acquisto e all’attività di contrattualizzazione di libri e volumi, attività che hanno contribuito a preservare un’azienda storica attiva a Pisa dal 1872, diffondendo, in particolare, volumi di storia e saggistica universitaria, medicina, arte e architettura;
· gli atleti della nazionale paralimpica che a Tokyo hanno portato il Tricolore a sventolare sul podio, Antonio Fantin, ventenne nuotatore friulano, colpito da una malformazione artero-venosa all’età di tre anni e mezzo, vincitore di una medaglia d’oro, 3 argenti e 1 bronzo nei 100 metri stile libero; Ambra Sabatini, diciannovenne livornese, vittima di un incidente stradale nel 2019 a causa del quale ha subito l’amputazione della gamba sinistra, vincitrice della medaglia d’oro nella tripletta azzurra dei 100 metri e Riccardo Vernole, rappresentante tecnico nella giunta nazionale del comitato italiano Paralimpico, autore di un cambio di approccio motivazionale e preparatorio per gli atleti che ha portato il risultato dalle 3 medaglie di Pechino 2008 alle 39 di Tokyo.
“Sono esempi incredibili di forza di volontà, sacrificio, passione, tenacia e resilienza”, ha detto il presidente SIOT. “Ognuno di loro rappresenta a pieno l’Italia, una nazione che non si è persa d’animo nei mesi difficili della pandemia e sta dando dimostrazione in ogni settore della volontà di ripartenza. Come medici e ortopedici anche noi siamo pronti a dare il nostro contributo, tornando al rapporto personale quotidiano con i pazienti”, ha concluso.
E questo è il punto di partenza attorno al quale è già iniziata l’organizzazione del congresso 2022. Sarà il 105esimo della SIOT, una delle società scientifiche più antiche d’Italia.
Vi proponiamo due emozionanti video racconti: