
Appuntamento dal 4 al 7 novembre 2021 a Roma nel centro congressi Cavalieri Waldorf Astoria. Il presidente Paolo Tranquilli Leali: “La formula del doppio binario ci permette di tornare in presenza e garantire la sicurezza, per affrontare tutte le tematiche legate alla resilienza e alla ripartenza post pandemia”.
24 ottobre 2021
Edizione speciale per il congresso nazionale 2021 della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT), con due novità.
La prima riguarda la formula di svolgimento in presenza delle sessioni di lavoro, dopo il congresso integralmente virtuale dello scorso anno. Dal 4 al 7 novembre prossimi, presso il centro congressi Cavalieri Waldorf Astoria di Roma sarà possibile partecipare di persona ma ci sarà anche la possibilità di partecipazione da remoto. Un modalità ibrida, in grado di conciliare la massima sicurezza con le esigenze di socialità connesse agli eventi congressuali.
La seconda novità riguarda l’istituzione del premio “Albero d’Oro SIOT”. Un riconoscimento che viene assegnato a personalità che si sono distinte in diversi settori ma accomunate da una grande forza, tenacia e resilienza.
È iniziato il conto alla rovescia per il congresso nazionale SIOT.
Presidente Paolo Tranquilli Leali, in che modo avete organizzato l’edizione 2021, tenuto conto delle restrizioni ancora in atto?
“Quest’anno era previsto il 105° congresso nazionale SIOT. Ma vista l’emergenza pandemica ancora in corso, abbiamo optato per un’edizione speciale che considero come il trailer del congresso vero e proprio. La nostra speranza è di tornare a organizzare nel 2022 l’evento in presenza.
Per quest’anno, ci siamo inventati una doppia modalità che rende il congresso 2021 ibrido e, quindi, ecco la “special issue”: c’è il congresso in presenza che si svolge in quattro giornate (il 4, 5, 6 e 7 novembre), e c’è la parte virtuale iniziata con un percorso on the road già a settembre, attraverso la raccolta di una serie di comunicazioni dei nostri soci su 31 argomenti di grande attualità. Tematiche che a nostro avviso sono fondamentali per la ripresa e la gestione futura del sistema”.
Vista l’introduzione del Green Pass, non si poteva organizzare un congresso tradizionale?
“Anche se c’è stata l’introduzione di uno strumento efficace come il Green Pass, resta l’obbligo di distanziamento e questa misura di contenimento non ci permette di avere più di 500 presenze al congresso, a fronte delle circa 4mila delle precedenti edizioni.
Come ortopedici riteniamo il ritorno in presenza fondamentale, perché un conto è parlare e condividere dal vivo, altro farlo dietro uno schermo. Mancano i contatti, le emozioni, l’empatia, tema che per noi medici è fondamentale nel momento in cui ci rapportiamo con i pazienti. E sappiamo bene quanto abbia pesato la pandemia da questo punto di vista. Ma la possibilità di organizzare le giornate in presenza, sia pure con questa limitazione numerica, è già un segnale importante che dà conferma del fatto che il nostro Paese abbia imboccato la strada del ritorno alla normalità”.
Quali sono i temi al centro del congresso SIOT? E come sono state organizzate le giornate?
“Durante le quattro giornate di lavori in presenza, sono state organizzate 21 tavole rotonde, sotto forma di mini battle con interventi brevi, della durata massima di 8 minuti, con un approccio sempre più diretto e immediato.
I temi specialistici sono d’attualità: dalla ripresa dell’attività sportiva in seguito all’impianto di una protesi, alle fratture dovute alla fragilità ossea, all’osteoporosi e alla prevenzione, fino alle nuove protesi e alla robotica. E ancora chirurgia del rachide, biotecnologie e medicina rigenerativa, medicina dello sport, oncologia e telemedicina.
Il 7 novembre ci saranno l’assemblea SIOT e la tavola rotonda sul tema “Covid, la ripartenza”, a cui parteciperanno tutti gli stakeholders del settore: ci saranno rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico, le associazioni dei pazienti e gli specializzandi che sono componente vitale per la nostra comunità”.
Oltre alla forma ibrida del Congresso, c’è qualche altra novità che accompagna questa Special Issue?
“Mi fa molto piacere annunciare che abbiamo istituito un premio, l’Albero d’Oro della SIOT, che assegneremo ogni anno a personalità che si sono distinte in particolari settori.
Quest’anno lo conferiremo per la resilienza e la ripartenza, perché per ritornare alla vita normale bisogna innanzitutto aver resistito con forza e tenacia.
In questa sede non vorrei svelare i nomi dei vincitori/vincitrici.
Vi posso però garantire che abbiamo scelto degli straordinari esempi della volontà di ripartire e di raggiungere le mete del successo, con sacrificio e impegno, dimostrando che volere è potere”.